Laboratorio che unisce danza, scrittura e fotografia in un percorso di ricerca sulla propria identità come percezione di sé tridimensionale composta da parola, immagine e movimento, oltre al lavoro sull’ autoritratto fotografico e la narrazione di sé attraverso la scrittura.
Destinatari
Il laboratorio è rivolto a tutte le persone interessate al lavoro sul corpo, la parola, l’immagine.
Obiettivo del laboratorio
L’intento del percorso sarà quello di riappropriarsi della propria immagine, non solo come presa di coscienza ma anche come atto creativo e liberatorio, per ritrovare il centro e mettersi in ascolto. In ascolto di sé stessi e dell’altro. Tracce, nodi, linee, ricordi, tutto quello che ci portiamo dietro, dentro, addosso, e ci collega agli altri, sarà rielaborato attraverso l’esplorazione del gesto, della parola e dell’autoritratto per diventare coreografie, fotografie e parole chiave. Al lavoro fisico condotto dalla danzatrice Jacqueline Bulnés, si affiancherà quello con la fotografa e videomaker Cristina Ki Casini, che dialogheranno attorno al potenziale dell'immagine e dell'autoritratto, nell'esplorazione e nel disvelamento della propria individualità.
Jacqueline Bulnes e Cristina Ki Casini
Jacqueline Bulnés è una coreografa e direttrice di movimento Americana, con origini Cubane, nata a Miami in Florida e con un dottorato in Arts Management e Entrepreneurship della New School di New York. È riconosciuta soprattutto per la sua grande carriera come solista nelle prestigiose compagnie di Martha Graham, Jose Limon e Merce Cunningham Trust di New York. Jacqueline è anche coreografa del regista teatrale Antonio Calenda, in uno dei suoi ultimi lavori, “Le Nuvole” di Aristophanes. E’ stata direttrice di movimento e coreografa al Teatro Greco di Siracusa, ricevendo ottime recensioni dalla critica e dal pubblico. Ha diretto il repertorio Graham e Limón al Trinity Laban di Londra (UK), e insegna a livello internazionale presso L’Accademia D’Arte del Dramma Antico (Siracusa – INDA), Rambert School (Londra, UK), Danscentrum (Utrecht, Olanda), Martha Graham School (NY), Jose Limon School (NY), Royal Danish Theatre Ballet School (Odense, Danimarca), Oure Performing Arts School (Oure, Danimarca), Dansestudiet (Aarhus, Danimarca), Fondazione Teatro Nuovo (Torino, Italia), e molto altro.Cristina Ki Casini è filmmaker, autrice e insegnante. Vincitrice nel 2016 del Globo d’Oro (Premio della Stampa Estera) con il corto “Tra le dita”, si occupa da sempre di formazione in ambito cinematografico. Dopo un percorso in Lettere e Discipline dello Spettacolo, si laurea in Teoria e Tecnica dei Mezzi di Comunicazione Audiovisiva a Pisa, mentre parallelamente frequenta la scuola Ipotesi Cinema di Ermanno Olmi e si diploma come regista all’Accademia delle Arti Cinematografiche di Bologna. In seguito frequenta la Masterclass Farecinema di Marco Bellocchio e il Master di Specializzazione Professionale sul Cinema Documentario del Festival dei Popoli di Firenze. Dopo aver lavorato come fotografa per la rivista Jazzit, inizia a insegnare al Festival dei Popoli di Firenze, dove diventa responsabile della formazione e della web tv. Successivamente insegna cinema documentario allo IED di Venezia e di Milano; conduce diversi laboratori di cinema all’interno delle scuole di Firenze, Bologna e Trieste e dal 2018 si occupa a Trieste di “Visioni Personali”, una fucina di laboratori di fotografia, scrittura creativa, sceneggiatura e cinema. Dal 2019 collabora con l’Università degli Studi di Udine, dove tiene un corso per il Digital Storytelling Lab e parallelamente lavora come autrice per la casa editrice Barta Edizioni.Nel 2022 Jacqueline Bulnés e Cristina Ki Casini hanno collaborato assieme per il progetto di Marianna de Pinto “Ritratti”, un percorso nato dalla collaborazione tra Malalingua ETS, il Centro Antiviolenza Pandora di Molfetta e La Cicloide di Felice Di Lernia, che ha prodotto una mostra fotografica e una restituzione in forma di spettacolo teatrale.