Lockdown

Primo studio - Trame contemporanee

07

Maggio
29 - 30 maggio ore 21.00
Due esistenze messe all' angolo, due identità nascoste, due solitudini a confronto, due segreti, un confinamento condiviso. Un' amicizia.

About

Luca, affetto dalla sindrome di Tourette, vive recluso nel suo appartamento pieno di comfort. Di poche parole e dal carattere indecifrabile, trascorre le sue giornate come se fossimo ancora in pieno lockdown, anche se così non è, ormai da tempo. Unica saltuaria compagnia, oltre alla sua playstation di ultima generazione, è Grazia, donna estrosa, goffa e solare, che viene pagata dall’uomo non per ciò che sembrerebbe scontato, bensì per vedere con lui, possibilmente in silenzio, film romantici sul suo mega televisore al plasma. Durante ogni incontro la donna deve eseguire meticolosamente le regole imposte da Luca: mascherina ffp2, amuchina sulle mani, opportuno distanziamento. E naturalmente restare impassibile di fronte ai frequenti spasmi che pervadono il corpo dell’uomo di tanto in tanto e senza preavviso. Popcorn, Coca Cola e marshmallow a completare il tutto. Oltre a questi momenti di condivisione, i due non sanno nulla l’uno dell’altro.  La loro routine viene però interrotta da un’improvvisa emergenza della donna, costretta a chiedere a Luca uno strappo alle regole. Questa crepa nel ménage del loro rapporto farà sì che Grazia scopra qualcosa che Luca nasconde, un segreto che il destino sembra abbia provvidenzialmente messo sulla tortuosa e perigliosa strada della donna, che un segreto nasconde a sua volta. Da quel momento in poi la loro dinamica sarà costretta a cambiare. Con esiti completamente inaspettati.

Director’s Word

Luca e Grazia, seppur nella loro evidente diversità sia fisica che caratteriale, rappresentano però due facce della stessa medaglia. Le loro scelte di vita, il loro trascorso e in parte il destino, li ha resi prigionieri di loro stessi e delle loro scelte. L’ appartamento di Luca con tutti i suoi confort è in realtà una gabbia, sicuramente di lusso, ma pur sempre una gabbia, in cui i due si muovono liberamente senza essere liberi. Luca è schiavo di sé stesso, della sua malattia mai accettata, del giudizio altrui, delle sue paranoie e fobie, Grazia, in apparenza libera e senza filtri, è vittima del suo status sociale, del suo contesto di provenienza, della mancanza di coraggio e della paura del cambiamento. La richiesta di aiuto della donna, prima implorata, poi imposta sotto forma di ricatto, costringe Luca ad uscire dalla sua comfort zone portandolo ad avere reazioni mai sperimentate prima. Reazioni che la stessa Grazia sarà costretta a fronteggiare e gestire uscendo essa stessa dalla sua di comfort zone. Potrebbe accadere il disastro, il patatrac definitivo, il dramma. Oppure, potrebbe accadere l’inaspettato, potrebbe uscirne qualcosa di buono o addirittura di salvifico. In questa commedia dai toni intimi, a tratti allegra e lieve, a tratti malinconica e crudele, lo spazio scenico è riempito dai due corpi dei protagonisti, un uomo e una donna, agli antipodi sia per fisicità che per attitudine caratteriale, e da pochi simbolici elementi di arredo che fungono da iniziale barriera alla reciproca comunicazione. La loro interazione iniziale, simile a quella di due lottatori su un ring, va pian piano trasformandosi in un vero e proprio passo a due di danza, talvolta esilarante, talvolta tenero, infine, forse, d’ intesa. Insieme al loro sentire cambia anche lo spazio che li circonda così che quegli elementi scenici inizialmente ostici diventano luogo di scambio, contatto e comunicazione. Il buono e cattivo tempo dell’uno e dell’altro influenzeranno i pensieri e le azioni di entrambi al punto che avverrà un impensato scambio, un passaggio, un attraversamento di barriere mentali e fisiche che condurrà i due protagonisti a conoscere delle parti impensate di sé. Le luci, come fossero un terzo personaggio, seguono pedissequamente i cambiamenti emotivi dei due, sottolineando il non detto e le impercettibili sfumature che porteranno alla nascita di un legame tanto inaspettato e strano quanto profondo.  
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